Dal 2019 è ripartita un’importante collaborazione dell’ Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano con ARTEPO (ARchivio TEatralità POpolare) ARTEPO , sezione di lavoro di casa degli alfieri ideata a inizio del nuovo millennio da Luciano Nattino.
A completamento ed in relazione con “Monferrato On Stage” dedicato alla musica dal vivo, ha lanciato una nuova importante iniziativa legata al teatro popolare.
Il tutto attraverso una nuova rassegna di spettacoli fuori dai teatri dal titolo “Terre di racconti”, con un cartellone di appuntamenti collocati prevalentemente nei Comuni del nord Astigiano, con importanti sconfinamenti.
Esso ha toccato nella prima edizione otto Comuni del territorio dell’Ecomuseo, con sconfinamento sul territorio di altri due Ecomusei regionali (Ecomuseo delle Rocche del Roero e Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone e Teatro delle Selve), anche grazie alla rinnovata collaborazione con la Rete Ecomusei Piemonte e il Laboratorio Ecomusei.
Il tutto per continuare e approfondire l'azione di valorizzazione e promozione della conoscenza del patrimonio linguistico e culturale del Piemonte partendo dal Monferrato e dalle sue bellezze.
In ogni appuntamento si costruiscono rapporti con le comunità locali, sia con il pubblico, sia a livello di collaborazioni con amministrazioni, associazioni e gruppi locali, proloco per aumentare la diffusione e costruire ulteriori attività collegate agli spettacoli e temi proposti.
Tra esse anche momenti di convivialità ed enogastronomia con prodotti locali ed identitari dei luoghi a completamento del momento di spettacolo.
Gli spettacoli, di teatro e musica popolare, sono realizzati da compagnie e gruppi di riferimento a livello regionale e nazionale, professionisti in prevalenza ma con attenzione anche ad amatoriali che offrano esperienze significative nel settore.
Sono proposte che vengono cercate, monitorate e coordinate costantemente dallo staff, che ha ormai una grande esperienza nel settore.
Tra i temi trattati e cercati i saperi tradizionali e le identità locali, il loro racconto e riproposizione.
Ove possibile si indaga preventivamente sulle “storie” locali e delle persone (patrimonio immateriale), per trovare una relazione nello spettacolo o incontro proposto, oppure per fare un lavoro teatrale con le comunità, laboratori della memoria con restituzione pubblica e conviviale dei racconti "raccolti" e riscoperti; l’incontro con un patrimonio di memoria di comunità prevalentemente d’origine contadina, la sua valorizzazione attraverso il linguaggio teatrale, il contatto diretto con la parola viva della narrazione e la sperimentazione di diverse tecniche recitative per riscoprire il valore della relazione attraverso il piacere di raccontare le storie e la storia dei luoghi e delle persone.
Il teatro popolare fuori dai teatri riprende dunque il suo ruolo fondamentale per la rivitalizzazione di aree periferiche alle città, per incentivare l’accoglienza e la conoscenza dei luoghi.
L'intento è quello nuovamente di estendere queste attività sul territorio di altri Ecomusei regionali.